Livorno. Prima un incendio in un campo rom, poi l'omicidio di un informatore della polizia. Che muore dicendo una sola parola, carica di mistero: Aurora.
Su queste basi, un procuratore della Repubblica, “Margherita Borboni” (Simona Cavallari) , apre un'inchiesta, convinta che si tratti di una semplice storia di droga.
Si troverà a fare i conti con una vicenda in cui nulla è quello che sembra, le indagini si fanno via via più complesse e pericolose, e le verità si rivelerà molto diversa da quella che “Margherita” (Simona Cavallari) credeva. La prima sorpresa il procuratore ce l'ha quando scopre che è coinvolto nell'omicidio un suo amico di gioventù, “Massimo Carlesi” (Simone Gandolfo), oggi proprietario di un night club di dubbia fama.
Per ottenere qualcosa, Margherita deve infiltrare qualcuno. Ma il tempo è poco, e Margherita si trova costretta ad infiltrare l'unica persona di cui “Massimo Carlesi” si possa fidare a prima vista: il suo migliore amico di gioventù. “Renzo De Nardi” (Giampaolo Morelli). Quando avevano 18 anni, Renzo e Margherita erano fidanzati. E Renzo era il migliore amico di Massimo. Poi la loro storia finì all'improvviso, e Renzo sparì nel nulla.
Chissà per quali strane coincidenze della vita, Renzo è finito a fare il poliziotto (a Roma, in periferia), e Massimo è finito a fare il criminale. Sono due facce della stessa medaglia. Renzo si infiltra: fingendosi un fuorilegge in fuga, arriva alla discoteca dell'ex amico. Si infiltra anche se non è un infiltrato di professione, anzi: è un poliziotto un pò scansafatiche, allergico alla disciplina, e con l'hobby del poker.
Durante la missione, Renzo imparerà il mestiere dell'infiltrato sulla propria pelle, rischiando la vita e, al tempo stesso, rinsaldando la vecchia amicizia con Massimo, sempre a cavallo di un confine sottile che divide la verità dalla menzogna, la realtà dalla finzione. Renzo conosce “Sarace” (Ivano Marescotti), un armatore, che nasconde sotto le apparenze da cittadino per bene i suoi traffici illeciti. Sarace è il capo di Massimo. Insieme riforniscono mezza Italia Centrale di droga. Ma c'entra davvero la droga in questa storia?
Restano oscuri i due aspetti più importanti della vicenda: cos'è Aurora? E perchè c'è in corso questa guerra con la malavita slava, per cui è stato bruciato il campo rom all'inizio del film, e che prosegue, tra ritorsioni e vendette?
Sembra che Sarace ci tenga molto ad avere l'arido terreno dove stanno accampati i Rom, ma perchè? Incendi, omicidi, per la conquista di un pezzetto di terra brullo e periferico: a Renzo, questa storia ancora non quadra…
Quando le indagini sembrano ad un punto morto, Renzo, viene presentato ad un ricco magnate russo, Yuri Petrovic (Ivan Franek) socio negli affari (poco chiari…) di Sarace, e grande giocatore di poker.
E' proprio usando la sua grande abilità a poker che Renzo riesce ad entrare nelle grazie del russo, che sospetta essere il vero capo della misteriosa operazione in corso… E quando Renzo scopre che la bellissima moglie di Yuri si chiama “Aurora” (Alysa Bystrova), capisce di aver preso la strada giusta… Ma una strada che porta dove? Cos'hanno in mano i nostri?
"Codice Aurora" è più un noir che un vero e proprio film di spionaggio. E' un noir nel ritmo e nella caratterizzazione dei personaggi, mai del tutto buoni o cattivi, ma sempre in quello spazio sfumato di grigio in cui anche gli eroi hanno delle debolezze e fanno errori. Sullo sfondo, mentre le vicende poliziesche fanno da ossatura alla storia, emergono elementi di melodramma: l'amore (forse mai) finito tra Renzo e Margherita, e l'amore (forse) nascente tra il poliziotto e Aurora, l'amicizia maschile tra Renzo e Massimo, il tradimento, il passato che ritorna, implacabile…
Cast artistico: Renzo (Giampaolo Morelli), Margherita (Simona Cavallari), Massimo (Simone Gandolfo), Sarace (Ivano Marescotti), Yuri Petrovic (Ivan Franek), Aurora (Alysa Bystrova).
Regia di Paolo Bianchini... Prossimamente su RaiDue…
Fonte: raifiction.rai.it
0 commenti:
Posta un commento